Quando si pensa ai bambini piccoli e al momento del gioco, si fa probabilmente l’errore di pensare che si tratti di un’attività fine a se stessa, reclusa ad una dimensione puramente ludica.
Ogni mamma dovrebbe invece sapere che la fase del gioco, è senza dubbio un’attività scelta liberamente dai nostri piccoli, ma è soprattutto un’importante risorsa ai fini didattici.
Ecco perché le attività all’asilo dovrebbero sempre seguire il motto “imparare giocando”, riflettendo sul fatto che è possibile volontariamente proporre un gioco ai propri bambini con l’intento di insegnare loro qualcosa. Del resto è quello che accade quotidianamente all’interno delle scuole dove, le varie attività ludiche, vengono pensate in maniera da raggiungere obiettivi differenti, in base alle diverse età dei bambini coinvolti.
Cosa si impara durante il gioco?
Innanzitutto si sviluppa la capacità di relazionarsi con gli altri, rispettando le regole, sviluppando la concentrazione ed una sorta di pensiero progettuale, scegliendo in che modo agire e come fare a vincere. Le attività all’asilo ludiche sono fondamentali per stimolare nei più piccoli la capacità a lavorare in gruppo, oltre che per far apprendere più facilmente delle nozioni e dei concetti che risulterebbero difficili o noiosi se venissero proposti in maniera tradizionale.
Senza dimenticare che il gioco può essere lo strumento più efficace per piantare nell’animo dei bambini i semi dei sentimenti più nobili e importanti, come il rispetto, il gioco di squadra, o l’aiuto e la solidarietà nei confronti di chi è meno fortunato, come hanno fatto ad esempio i bambini di Klab Kids, autori di piccole opere d’arte vendute poi attraverso una lotteria benefica, i cui proventi sono stati destinati all’ospedale pediatrico Meyer di Firenze.
Esistono poi diverse tipologie di gioco, ognuno indicato per lo sviluppo di determinate capacità. I giochi d’azione ad esempio, sono fondamentali per imparare a muoversi, manipolare ed esplorare l’ambiente circostante. Essi richiedono un bel gruppetto di bambini e degli spazi abbastanza ampi per consentire loro la massima libertà di movimento.
I giochi di lingua invece permettono di esercitare particolari strutture linguistiche e possono basarsi su indovinelli, cruciverba, giochi di carte, riordinamento o completamento di frasi, giocare con le immagini e così via. Il modo ideale per insegnare ai più piccoli lingue fondamentali come l’inglese e il francese, ma soprattutto l’italiano.
Restano poi i giochi da tavolo, decisamente più tranquilli e indicati per piccoli gruppi di bambini, anche questi molto utili a sviluppare capacità quali il ragionamento, l’attenzione e la consapevolezza delle proprie abilità.
Insomma, qualunque sia il tipo di gioco che vogliate mettere in pratica, si tratta in ogni caso di preziosissimi strumenti da poter utilizzare durante la crescita dei vostri piccoli. Un momento ludico che nasconde al suo interno numerose e validissime qualità.